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Regolazione dell'ansia

L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.
(Charles H. Spurgeon) 

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La parola ansia deriva dal latino angere, ossia “stringere”, un verbo che comunica molto bene la sensazione di disagio vissuta da chi ne soffre: una complessa combinazione di emozioni che includono paura, apprensione e preoccupazione, spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. 

L'ansia può coinvolgere più dimensioni e, dalla sintomatologia riportata dalla persona che ne soffre, è possibile dedurre quali sono le più presenti. Spesso non vi è una sola componente presente, ed è per questo che l'ansia può manifestarsi in modi così vari e caratteristici da persona a persona.


Si ha una componente psichica, caratterizzata da un senso soggettivo di apprensione, inquietudine, ruminazione, insicurezza e difficoltà di concentrazione, una componente neurovegetativa, caratterizzata da sudorazione, tachicardia, tremori, senso di soffocamento e vertigini, e una componente motoria, caratterizzata da tensione, irrequietezza e agitazione. 

L’ansia sarebbe un’eredità degli antenati preistorici, ai quali essa era indispensabile per prevedere e prevenire i pericoli in un mondo decisamente ostile. Entro certi limiti l’ansia è quindi fisiologica e adattiva, in quanto ci fornisce la spinta e la concentrazione per raggiungere determinati obiettivi. Essa diventa patologica quando è sproporzionata all’evento scatenante, o si manifesta in assenza di motivi apparenti, o, ancora, quando si protrae nel tempo ed è di intensità tale da interferire con il funzionamento della persona. 

Come per qualsiasi altro sintomo in psicologia dinamica, il sintomo dell'ansia è inteso come avente un significato inconscio, specifico e unico per l'individuo. Già nelle sue prime teorizzazioni, Freud elaborò un modello che postulava l’ansia come un segnale della percezione inconscia di pericolo. L’ansia, secondo l’autore, può essere collegata ad una paura cosciente ed accettabile che però maschera una preoccupazione più profonda e meno accettabile. 


Attraverso un percorso psicoterapeutico si può dare un significato della propria ansia, per poi rielaborarla e trovare delle strategie più adattive per il benessere e la qualità della vita. 
 

Le tecniche di gestione dell'ansia

Aldilà della psicoterapia propriamente detta, gli sviluppi più recenti della psicologia e delle neuroscienze hanno permesso di elaborare delle tecniche specifiche per il trattamento dell'ansia. Queste si basano sul principio che la mente e il corpo sono indissolubilmente legati, e che le componenti dell'ansia (psichica, motoria, neurovegetativa) si possono influenzare a vicenda. 


Queste tecniche partono dal presupposto che le emozioni hanno delle basi fisiologiche, e si possono intendere come il risultato di un complesso insieme di modifiche che coinvolgono il sistema nervoso periferico, il sistema nervoso centrale, ormonale, e più in generale, neuroendocrino. Quindi, quando una persona richiama, a livello corporeo, delle rispose tipiche degli stati di quiete, si attiveranno dei meccanismi di influenza reciproca che indurranno anche delle modifiche nella percezione emozionale a livello psichico.


Queste tecniche agiscono direttamente sul sintomo e possono aiutare di molto la persona a gestire la propria ansia e a migliorare la sua qualità della vita. Si tratta di esercizi che possono essere imparati e poi riprodotti a casa o al bisogno: possono cioè entrare a far parte di quel bagaglio di risorse a cui la persona può attingere quando ne avrà bisogno. 


In ogni caso, essendo ogni persona unica, anche queste tecniche dovranno essere di volta in volta adattate su misura di ciascuno, concordando delle variazioni e personalizzandole, rendendole più valide pur rispettando i principi teorici. 


Questi esercizi, quando il sintomo è circoscritto, possono essere da soli sufficienti per ritrovare la propria serenità, come possono anche essere inseriti all'interno di un percorso di psicoterapia per arricchirlo e renderlo più efficace. 

 

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